Quasi tutti i lavoratori dipendenti hanno ricevuto la busta paga di marzo e l’accredito della mensilità. 

Ahimè, arrivano le dolenti note: da marzo infatti le buste paga sono più leggere, sono state cancellate le voci relative all’Assegno al nucleo familiare (Anf), alle detrazioni per i figli a carico di età inferiore ai 21 anni, al bonus 100 euro. 

Le detrazioni per figli a carico e l’Assegno al nucleo familiare sono confluiti nell’Assegno Unico Universale.

Mentre il bonus 100 euro in alcuni casi scompare del tutto, resta nelle fasce di reddito tra i 15.000 e i 28.000 euro ma solo se la somma di alcune detrazioni d’imposta ( per es. da lavoro dipendente, interessi passivi , spese per lavori edilizi, spese per detrazioni sanitarie rateizzate) risulta più alta dell’imposta lorda.

Quindi, come è immaginabile, in questo caso il bonus, se spettante, sarà percepito solo dopo la presentazione del modello 730/2023 e quindi con la mensilità di luglio 2023.

I dipendenti con reddito entro i 15.000 euro ricevono invece il bonus in automatico .  

L’Assegno Unico Universale è composto da una componente fissa, di 50 euro garantita anche senza la presentazione dell’ISEE, e da una componente variabile strettamente dipendente dall’indicatore ISEE di ciascun nucleo familiare.

I genitori che entro il mese di febbraio 2022 hanno presentato la domanda per la richiesta dell’Assegno a marzo percepiscono gli importi spettanti; chi invece non ha ancora presentato la richiesta trova in busta paga solo le decurtazioni, ma potrà recuperare anche gli arretrati spettanti se entro il mese di giugno 2022 ne farà richiesta all’INPS.

Inoltre, l’Assegno sarà erogato in automatico ai percettori di reddito di cittadinanza, in possesso dei requisiti richiesti, senza obbligo di presentare la domanda, ma non prima del mese di aprile 2022.

Secondo quanto stimato dal Governo, le famiglie interessate all’erogazione dell’Assegno sono circa sette milioni, ma solo tre milioni di queste si sono attivate prontamente per la presentazione della richiesta.

E’ ora possibile che la platea dei tre milioni e mezzo di famiglie che non si è attivata per tempo, ricevendo la mensilità di marzo più leggera, si accorga della dimenticanza e si rechi, per esempio nelle sedi dei CAAF per la richiesta dell’ISEE e nelle sedi del Patronato INCA per l’invio della richiesta all’INPS.

Ricordatevi che la corretta determinazione dell’importo dell’Assegno Unico Universale dipende dal valore dell’indicatore ISEE e dalla presentazione della domanda all’INPS.